1. l’assenza del tagliamuro (guaina a protezione dalla risalita dell’acqua) consente la risalita dell’acqua.
2. la presenza di un pavimento esterno in autobloccanti privo di guaina, che causa infiltrazione dell’acqua.
3. Un precedente tentativo di risanare il muro senza arrestare la risalita, ma utilizzando solo dell’intonaco Mapei, che al contrario ha innalzato il punto di evaporazione dell’acqua.

Sono intervenuto rimuovendo le parti coese di intonaco e, successivamente per asciugare i muri, abbiamo installato un impianto elettrosmotico.

All’interno dell’intonaco è stato inserito un cavo in lega di titanio ed altri metalli nobili per la linea positiva, poi in seguito il negativo nella parte bassa dell’intonaco con 12 puntazze infilate nel muro che arrivano a 40 cm di profondità dal piano di calpestio, per finire è stata collegata la centralina dell’impianto elettrosmotico all’impianto elettrico.

Considerando che l’umidità di risalita era di vaste proporzioni, arrivando fino a 1.3 metri di altezza, ho scelto di realizzare l’intonaco 30 giorni dopo l’installazione dell’impianto, permettendo ai muri di asciugarsi.

Per realizzare l’intonaco è stato utilizzato un antisale alla pozzolana, poi ho steso l’intonaco usando esclusivamente calce aerea naturale e sabbia del Friuli.

La tinteggiatura interna è realizzata in vernice a base di calce naturale.

Garanzia di 20 anni sull’impianto e gli intonaci.